La prima ufficializzazione o idea di progetto è avvenuta nel 1982 con la delibera di destinazione, da parte del consiglio provinciale di Imperia, dell’area della foce del Nervia a zona di protezione. La proposta ha avuto poi concretezza nel 1984 con la richiesta di attuazione ai due comuni interessati, Ventimiglia e Camporosso.
La zona è stata sottoposta più volte a ripulitura e bonifica da parte delle associazioni ambientaliste locali, con una sensibilizzazione delle popolazioni rispetto all’importanza di tale riserva naturale. Nel biennio compreso tra il1989 ed il 1990ntale opera ha portato alla soppressione di abusi ed inquinamenti.
Proprio nel 1990 ha avuto inizio l’iter per la costituzione dell’oasi e, neln1992, grazie ai vari finanziamenti della provincia imperiese, si è intrapreso lo studio di fattibilità. Il 10 luglio del 1998 il Ministero delle Finanze ha attribuito la concessione all’amministrazione provinciale imperiese che ha stipulato poi un accordo con il WWF il 23 settembre dello stesso anno.
Dal 2005, il Torrente Nervia è protetto anche lungo il suo percorso per un’area di 44 ettari: è stato istituito il sito di interesse comunitario (SIC).
All’interno dell’oasi sono state catalogate quasi 160 specie botaniche, la maggior parte comprese da alberi di alto fusto come la tifa, la veronica e il crescione. Sono inoltre presenti vaste aree di canneti utili soprattutto ai volatili come habitat naturale o per l’autodepurazione della zona faunistica.
I volatili sono stati censiti e catalogati in 140 specie quali lo svasso, il tuffetto, l’airone, anatre, limicoli, gabbiani, rallidi, passeriformi e altre specie. Tra i mammiferi si segnalano lavolpe, il riccio, il toporagno, il mustiolo, l’arvicola e i rettili orbettino, ramarro, il colubro lacertino e la natrice viperina.